Oggi vi presentiamo la creatività della diciannovenne Martina Campoli, una giovane e talentuosa cosplayer Toscana. Martina utilizza sui social l’iconico nick di “Bloody Marty” nato quasi per caso: la scintilla le è giunta ascoltando la canzone “Bloody Mary” di Lady Gaga. Sostituendo “Mary” con “Marty” il gioco era fatto!
Sin da da piccola, Martina amava interpretare i personaggi di cartoni animati, ma la sua passione del cosplay è nata, per puro caso, all’edizione di Lucca Comics 2016: un gruppo di amici le aveva chiesto di andare insieme e da quel momento ha scoperto con stupore l’affascinante mondo del cosplay. In quell’occasione interpretò il suo primo personaggio: Touka Kirishima di Tokyo Ghoul. La sua prima fonte di ispirazione da quel momento è stata la cosplayer italiana Yuriko Tiger.
Da quel momento, la nostra Bloody Marty ha realizzato ben 19 cosplay: Touka Kirishima e Juuzou Suzuya di Tokyo Ghoul, Vanellope di Ralph spacca tutto (Disney), Yuno Gasai Mirai Nikki, Elaine Seven deadly Sins, Roberta di Black Lagoon, Yurio Plisetsky di Yuri on Ice, Rem , Tsuyu Asui di My hero Academia, Zenitsu Agatsuma , Near , Nana Osaki di Nana, Krul Tepes di Owari no Seraph, Shiva di Girl from the other side, Ponyo de Ponyo sulla scogliera, Totoro de Il mio vicino Totoro, Mima Kirigoe di Perfect Blue e Sheele di Akame ga kill. Tra questi, l’outfit a cui è più legata è sicuramente il cosplay di Juuzou Suzuya, suo secondo cosplay, portato per la prima volta in fiera nel 2018 all’edizione di quell’anno del Lucca Comics.
Bloody cerca sempre di creare da sola i propri accessori, mentre per quanto riguarda i costumi preferisce comprarli o affidarsi alla “sua personale costumista”: sua nonna,
“Tutti possono diventare bravi cosplayer! Basta perseverare, non arrendersi mai e continuare sempre a migliorarsi!”
Martina è totalmente contraria al concetto che i costumi “original” snaturino, come purtroppo sostengono in tanti, il senso del cosplay, piuttosto sono realizzazioni creative interessanti che rendono ancora più vasto questo mondo.
A riguardo della cosiddetta “industria” legata al Cosplay, Bloody Marty ha le idee ben chiare:
“Il mondo cosplay sta diventando una vera è propria industria, si, e sono dell’idea che non ci sia niente di male a guadagnare con la propria passione. Anzi, spero davvero che un giorno il lavoro di cosplayer raggiunga ancora più popolarità, per raggiungere il “livello” di un’attore, un cantante ecc. Infatti il mio sogno è far si che la mia passione diventi anche il mio lavoro”.
Il mondo del cosplay ha reso Marty una persona più forte:
“Ho sofferto per molti anni di bullismo e so bene che in Italia questo hobby non è affatto riconosciuto. Però grazie ad esso, riesco ad
esprimermi e ad approcciarmi con gli altri appassionati (per l’ansia non lo avrei mai fatto). Per certi versi è stata la mia salvezza”.
Anche nella “vita reale”, Marty esprime, oltre al cosplay, la sua creatività vestendosi in maniera, per molti, “appariscente”:
“Vivo in un paesino della Toscana, per me è facile essere distinta e notata!”.
Salutandoci, vuole lasciare un messaggio a coloro che intendono cimentarsi in questa arte che si crea e si indossa:
“Segui i tuoi sogni e non arrenderti mai! Puoi farcela! Sii te stesso nessuno può farlo meglio di te!”.
Per continuare a seguire lo straordinario talento di Bloody Marty vi invitiamo a visitare il suo profilo all’indirizzo: instagram.com/bloodymarty_.
L’articolo Martina Campoli: la creatività cosplay di Bloody Marty proviene da CorriereNerd.it.
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